Spagna ed ivi sepolto, ma che contiene le spoglie del vescovo Napoli; la tomba della regina Adelasia, moglie del conte Ruggero, morta a Patti nel 1118; l’organo del 1758, restaurato nel 1988; il coro ligneo barocco del sec. XVIII; la cappella del SS. Sacramento del 1779; la cappella della patrona concittadina S. Febronia, del 1760. Durante i lavori del 1980, sotto il sagrato antistante la porta maggiore, è venuto alla luce un ampio locale che potrebbe essere stato la sede della guarnigione che difendeva il castello .Costeggiando l’esterno della chiesa, verso nord, si può osservare il campanile, fatto erigere nel 1588 dal vescovo Gilberto Isfar e Corillas a proprie spese, come testimonia l’iscrizione. Questo vescovo fece pure scolpire la statua di marmo di San Bartolomeo, collocata nella nicchia rivolta verso Lipari per ricordare l’antica unione tra i due vescovati. Adiacente alla chiesa c’è un fabbricato ritenuto il vecchio monastero dei monaci benedettini. Già cadente per gli anni, fu restaurato di sana pianta dal vescovo Napoli.