Lachiesa degli Agonizzanti è situata nella via Sciacca Baratta. Unico esempio di barocco a Patti fu edificata dal Vescovo Martinelli nel 1681, come indica l’iscrizione apposta sulla porta. Vi era anche una Congregazione , la cui principale opera di carità era quella di raccomandare a Dio le anime dei moribondi, esponendo il SS. Sacramento per tre ore per ciascun agonizzante e, dopo la morte, far celebrare sei messe di requie. Nel 1682, venne fusa la campana collocata sul campanile, su cui c’è scritto “S. Maria degli Agonizzanti 1682. Nel novembre del 2001 questa fu collocata sulla chiesa di S Ippolito, delle tre ivi esistenti è quella centrale. Alla fine del 1950, la chiesa fu chiusa per le cattive condizioni dell’edificio. Intorno al 1962 furono trasportati in Cattedrale tutti i quadri. Oggi alcuni di questi sono al Museo Diocesano (compresa una Madonna con bambino di Francesco Nachera) e gli altri nella chiesa di S. Ippolito. La chiesa fu ulteriormente danneggiata dalle alluvioni del dicembre 1972 e gennaio 1973. Bisognò aspettare oltre venti anni per vederla riaperta al culto, infatti dal 1997 al 2002 fu utilizzata per le funzioni in luogo della chiesa parrocchiale chiusa per lavori di restauro.