La piazza del Municipio (a chiazza), oggi piazza Scaffidi, fu il primo insediamento urbano al di fuori del castello. Fino al 1544 la vita cittadina si svolgeva in questa piazza pubblica detta di S. Ippolito, dove vi erano tutti gli uffici della città e dei notai. Al piano terra del palazzo comunale fino al 1974 esisteva il “Circolo Tindari”, luogo di riunione riservato ai nobili, e perciò detto anche “Circolo dei nobili”. Non è certa la data di fondazione ma si sa che di esso fecero parte anche dei carbonari e che se ne parla in documenti delle autorità di polizia sin dal 1835. L’edificio col tempo subì vari rifacimenti che portarono all’ ampliamento e all’innalzamento delle volte delle sue stanze( Delib. Cons.Com 1888). Nel 1928 fu istallato l’impianto elettrico e nel 1931 l’impianto della rete telefonica. Davanti alla sede del Circolo, fino al 1860 si alzava il palco della musica per la festa di S. Febronia. Accanto al circolo c’era l’ufficio postale e, subito dopo, una camera di sicurezza (posto di polizia). La gradinata esterna della chiesa (ora rientrata all’interno) era luogo di riunione dei “signori” e poiché il paese si limitava allora a questi quartieri alti (da cui il nome “quartieri nobili”), quasi tutti erano costretti a passare davanti a quella gradinata. Il vescovo Giuseppe Saitta (1833-1838) chiamò quell’angusto passaggio “stretto dei Dardanelli”.
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