La vita di Francesco Niosi sembra si svolga parallelamente a quella di Vittorio Scaffidi: entrambi nati nel 1877, dedicarono la vita alla medicina e vissero lontani da Patti, poiché le cose non cambiano mai, anche a quei tempi per esprimere il loro sapere dovettero andare lontano. C’è però una differenza non trascurabile tra i due: mentre Vittorio Scaffidi era in un certo senso “figlio d’arte” perché il nonno era medico fisico, Francesco Niosi era figlio di un murifabbro (muratore) e sicuramente deve aver avuto grandi difficoltà e molta determinazione per intraprendere una
strada così difficile e in un certo senso “riservata” ai benestanti. Il Prof. Francesco Niosi nacque da Giuseppe Niosi e Maria Concetta Manfrè il due aprile 1877 in Via San Nicolò ed era il terzo dei sei figli dei coniugi Niosi; nel 1906 a Pisa sposò Rises Antonia Irene (suddita greca) come risulta dall’annotazione trascritta a margine dell’atto di nascita e morì sempre a Pisa il 4/10/1948. Ho cercato notizie sulla vita del Prof. Niosi a Patti, ma non ne ho trovate, la prima notizia che lo riguarda è purtroppo postuma. Infatti nella Deliberazione di Consiglio n° 42 del 07/08/1849 che precede quella di Vittorio Scaffidi (anche qui inevitabilmente affiancati) il Presidente della locale Associazione uomini di azione Cattolica della Parrocchia di S. Nicolò propone che una delle strade o delle Piazze del centro venga intitolata all’illustre concittadino. Ecco la trascrizione di alcuni tratti della deliberazione nella quale il Sindaco, Giovambattista Sciacca, traccia un profilo del professore”[…]Sono risapute, in città, le doti dell’illustre uomo, che lo distinsero nel campo della scienza e della chirurgia, che lo resero notissimo in tutta Italia negli atenei e non meno note le opere che il compianto prodigò ai sofferenti, per gli alti sentimenti di altruismo e cristiani che furono fondamento della sua vita, intessuta di studi, di lavoro e d’amore verso il Paese, la società e la famiglia. Pisa, che tiene vantarsi la città di adozione dell’illustre scomparso, prepara solenni onoranze alla sua memoria. Infatti, si è costituito un comitato cittadino sotto la presidenza del prof. Luigi Durante, con l’adesione dell’Ordine dei medici, onde sistemare definitivamente la tomba e la cappella ove riposa la venerata salma nell’insigne tempio di San Francesco; e i lavori si sono già iniziati. Nella stessa cappella sorgerà un medaglione di bronzo (vedi foto) per iniziativa di mons. Arcivescovo; una delle più aristocratiche vie della città è stata intitolata a lui[…].Un grande istituto di beneficenza sarà intitolato, ancora, a Francesco Niosi e in suo onore sorgerà pure, a Pisa, il primo istituto italiano per la prevenzione del cancro. Sappiamo ancora che il 14 ottobre prossimo avrà luogo, presso l’ateneo pisano, una seduta straordinaria della società italiana di chirurgia e di urologia per commemorare l’illustre nostro concittadino, con l’intervento di luminari della scienza medica italiana. La nostra città, che ha dato al prof. Francesco Niosi i natali e che il valente uomo spinse negli studi fino a renderlo conosciutissimo, indubbiamente non resterà seconda a Pisa, dove tante onoranze si stanno preparando e molte opere a suo nome sorgeranno. Sicuro di interpretare il pensiero di tutta la cittadinanza, io mi permetto di proporre al Consiglio che l’attuale Piazza del Mercato venga intitolata al compianto prof. Francesco Niosi.”
E così fu, la piazza venne intitolata al luminare, ma ancora oggi nessuno la chiama piazza Niosi ne piazza del Mercato per tutti è “piazza San Nicola” dal nome della chiesa ivi situata. Povero Francesco Niosi: ha sicuramente avuto maggior fama e riconoscimenti lontano dalla sua terra…