Scegliere un solo personaggio della famiglia Sciacca non è possibile; si rischierebbe di fare un torto agli altri. Così ho pensato di fare una panoramica su una delle famiglie più antiche e nobili di Patti.Un barone don Crisostanam Sciacca fu Giurato in Patti nel 1799 e acquistò il feudo di Vigliatore di cui fu investito suo figlio Emanuele; due figli di Crisostomo e della baronessa Paola Baratta (nata in Ucria nel 1749 e deceduta in Patti nel 1824), dr. Don Gaetano e Giambattista sono citati negli atti giuridici del 1806, Giambattista diviene Capitano di Giustizia nell’anno 1811-12 mentre l’altro figlio, il barone
Emanuele Sciacca Baratta, nato in Ucria nel 1787, deputato del parlamento siciliano nel 1812 e sindaco di Patti nel 1829 fu un grande benefattore: infatti, nel suo testamento del 1859, legò un ingente patrimonio perché “fosse eretto un Ospizio, ossia Albergo di beneficenza, in favore dei poveri mendici che avevano oltrepassato l’età di anni settanta, tanto uomini che donne…e preferirsi quelli del villaggio Scala, poscia quelli del territorio e del Comune di Patti ed, in mancanza, del distretto di Patti”. Morì celibe il 4 gennaio 1862 nel suo castello a Scala e i suoi eredi, adempiute le formalità, diedero i locali per impiantare l’ospizio che venne aperto il 20 settembre 1865. Il barone Domenico Sciacca della Scala, nipote del già citato don Gaetano, nacque a Patti il 30 ottobre 1844 ed era l’ottavo dei dodici figli di Grisostomo e Paola Lo Presti. Si laureò a Pisa e si stabilì a Palermo. Lì conobbe e sposò nel 1871 la principessa Marianna Merlo. Agronomo, grande proprietario terriero, si occupò dei problemi agricoli dell’isola; eletto deputato di Patti e Messina II per molte legislature dal 1880 al 1900, alla Camera pronunciò vari discorsi su argomenti agrari ed economici, con particolare interesse per i problemi della Sicilia. Fu sostenitore della ferrovia Messina a Palermo e fece parte del governo Crispi, come sottosegretario all’agricoltura, dal 1894 al marzo del 1896. Morì improvvisamente a Roma il 6 dicembre 1900. Giovanni Crisostomo Sciacca, il cui nome nell’atto di nascita è Crisostomo Carmelo Carlo, nacque a Patti, il 16 luglio 1876, da Beniamino (fratello minore di Domenico) e Greco Giuseppina. Non ancora diciottenne si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell’università di Palermo e si laureò nel 1899 con il massimo dei voti, discutendo una tesi su “Patti e l’amministrazione del Comune nel Medio Evo” che fu pubblicata, nel 1907, nei “Documenti per servire alla storia di Sicilia”. Quest’opera storica di carattere prevalentemente giuridico ci ha tramandato gli ordinamenti amministrativi e la conoscenza della vita municipale di Patti durante il Medioevo. Nel 1900 partecipò al concorso nazionale per entrare nella carriera amministrativa; lo vinse e fu destinato alla prefettura di Caserta e poi trasferito a quella di Reggio Calabria dove conobbe e sposò Caterina de Lieto nel 1904. Rimase a Reggio Calabria sino al 1923; nel dicembre dello stesso anno presentò le dimissioni e si trasferì a Roma per dedicarsi all’attività forense. Esercitò la professione sino all’età di ottantatrè anni. Morì a Roma il 16 maggio 1974, aveva novantotto anni.
Alcuni componenti di questa famiglia furono Sindaci, Delegati o Commissari di Patti; vorrei ricordarli traendo i loro nomi da una cronologia redatta da Riccardo Magistri:
Barone Emmanuele Sciacca sindaco (22.01.1829)
Barone Grisostomo Sciacca sindaco (06.04.1837)
Cav. Emanuele Sciacca R.Deleg.gov. (27.03.1866) e Sindaco (17.03.1868)
Cav. Giovambattista Sciacca Sindaco (19.02.1886)
Avv. Salvatore Sciacca Giardina Sindaco (16.07.1898)
Cav. Giovambattista Sciacca Natoli Sindaco (09.10.1904)
Cav. Nunzio Sciacca Comm. Pref. (02.07.1907)
Cav. Giovambattista Sciacca Pro Sindaco (03.02.1923)
Avv. Salvatore Sciacca Giardina Comm. Pref. (22.11.1923)
Dott. Giovan Battista Sciacca Sindaco; nato a Patti il 19/12/1907 figlio di Giuseppe Vittorio Addone e Nachera Maria Teresa, resse l’Amministrazione Comunale per tre mandati dal 1949 al 1962 e poi dal 1968 al 1972 e morì l’otto agosto 1987.
Concludo con un ricordo per suo fratello Mario Salvatore Sciacca, nato a Patti il 17/08/1910 scomparso e deceduto in mare, con tutto l’equipaggio, quando il sommergibile “Provana” uscito per una missione di guerra, non rientrò alla base il 17 giugno 1940. A lui è intitolata la piazza vicina al Cinema Comunale.